Sotto l'impulso veemente e severo della tramontana ogni tono di idillio e di dolcezza scompare, le vie vengono spazzate e pulite, disseccate, la pietra degli edifici più antichi rivela tutta la sua durezza e consistenza, i volti divengono gelidi, petrosi anch'essi, una forza morale e fantastica occupa l'animo imperiosamente e lo sommuove ad impegni e sogni profondi senza abbandoni e senza mollezze. Una volontà ferrea incrudisce l'aria e le cose e le persone, un'alacrità eccezionale investe i veri perugini: dalla loro reazione alla tramontana, dalla gioia che provano nei giorni di tramontana io li riconosco simili a me, che, da ragazzo, in quei giorni, non riuscivo a star fermo in casa e mi precipitavo su a Porta Sole, verso le piazze più solitarie e più alte, verso la vista scura e nitida (di un nitore acceso da quell'aria intatta da ogni scoria di vapore) della gobba massiccia di monte Tezio, del profilo tagliente di monte Acuto, delle linee aspre dei monti di Gubbio, verso il loro varco ad un cielo profondo di azzurro quasi notturno. |