Maria Luisa Doglio, Walter Binni 1913-1997, a cura di Lanfranco Binni, Firenze, Il Ponte editore, 2011, pp.275 («Giornale storico della letteratura italiana», fascicolo 626, marzo 2013).


Molto opportunamente in questi tempi bui Il Ponte, la gloriosa Rivista di politica economia e cultura fondata da Piero Calamandrei, dedica un numero monografico (quello del luglio agosto 2011, 7-8 dell’anno LXVII) alla «poetica e all’opera di Walter Binni, al loro complesso intreccio di etica, politica e critica letteraria» come si legge nella premessa del curatore Lanfranco Binni, figlio del grande studioso deputato all’Assemblea Costituente, docente universitario, tra i grandi maestri della critica letteraria del Novecento. Il numero monografico, quasi una miscellanea fiorentina (dopo quella romana del 1985 realizzata dagli allievi più cari), fa seguito a La disperata tensione, uscita sempre dalle Edizioni del Ponte agli inizi del 2011, fitta e organica raccolta di scritti politici di Walter Binni, dal 1934 al 1997, sempre meritoriamente curati dal figlio Lanfranco. Questa miscellanea fiorentina, articolata in quattro sezioni (Poetica, poesia e metodo storico-critico; Etica e politica, Il Maestro; Quasi un percorso: sette interventi di Walter Binni), si apre con la riproposta emblematica di due studi già apparsi nella miscellanea romana, quelli di Eugenio Garin, Alle origini della nozione di poetica e di Franco Croce, Attualità di Binni. Vengono poi sedici contributi, tra cui si segnalano, in particolare, Luigi Blasucci, La lezione leopardiana di Walter Binni; Massimiliano Tortora, Il ritratto del critico da giovane : l’esordio leopardiano di Walter Binni; Massimo Jasonni, Binni e la Germania; Giulio Ferroni, La letteratura del Novecento; Rosanna Alhaique Pettinelli, Binni e Ariosto; Enrico Ghidetti, Noterella sul preromanticismo; Riccardo Scrivano, Gli anni di Genova : 1948-1956; Quinto Marini, Binni cinquecentista; Nicola Longo, La poesia di Dante; Fabrizio Scrivano, Binni, Foscolo e la critica foscoliana. Nella seconda sezione spiccano i saggi di Lanfranco Binni, L’ultimo Binni; Mario Martini, Capitini maestro di rigore intellettuale e politico; Marcello Rossi, Liberalsocialismo; Maurizio Mori, Socialista pessimista rivoluzionario; Giunio Luzzatto, Binni alla Costituente : due momenti cruciali; Raul Mordenti, Il professor Binni e il ’66-68 a Roma. Nella terza sezione: Biancamaria Frabotta, Oltre la parola e l’esempio. La lezione di un maestro; Eraldo Affinati, Walter Binni, un maestro; Novella Bellucci, Un lessico sul maestro. Per Walter Binni. L’ultima sezione comprende scritti di Binni in periodici e riviste, il grande discorso In difesa della scuola nazionale> pronunciato all’Assemblea costituente nell’aprile del 1947; L’omaggio a un compagno caduto, intensa orazione funebre per Paolo Rossi detta nell’aprile 1966; Un volto nobile tra tanti ceffi ignobili, per la morte di Ferruccio Parri ; Il messaggio della «Ginestra» ai giovani del ventesimo secolo (del 1988) e in fine Il sorriso di Eleandro, saluto inaugurale per la cerimonia di apertura delle manifestazioni per il bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi, a Roma in Campidoglio il 19 gennaio 1998, ultimo scritto, inviato al Comitato organizzatore nel novembre 1997, pochi giorni prima della morte. Chiude il volume una nota sul Fondo Binni, composto dalla biblioteca, donata per espressa volontà alla Regione Umbria e dall’archivio, depositato presso l’Archivio di Stato di Perugia, con migliaia di documenti, fotografie e lettere, già oggetto di notevoli iniziative di studio con l’edizione, nel 2007, dell’importante carteggio Capitini-Binni e di quello Binni-Dessì, nel 2009.