Paolo Ottaviani, Treccia per Via del Paradiso

"Intendo per treccia un componimento poetico di sei strofe: quattro di versi alessandrini (o doppi settenari piani, tronchi o sdruccioli) e due di versi senari. In sequenza si dispongono, ripetendo lo schema, due quartine di alessandrini e una di senari. I versi vengono ordinati e scalati in modo perfettamente bipartito da una immaginaria linea ortogonale che solca dall'alto in basso il centro della pagina. Viene così a formarsi una sorta di disegno in forma di treccia. Le quartine di senari, disposte a rima alternata secondo lo schema abab, fungono da nodi: qui i versi si chiudono o si raccolgono per poi riaprirsi nelle ampie quartine dei doppi settenari. Queste a loro volta presentano, secondo un disegno costante, rime esterne, rime interne e "rime al mezzo": i primi due versi infatti costituiscono un distico a rima baciata; il primo emistichio del verso 1 rima con il primo emistichio del verso 3; il primo emistichio del verso 2 rima con il secondo emistichio del verso 3; il verso 4 presenta la "rimalmezzo". Le joug de la rime, la tirannia delle rime si manifesta così in tutta la sua musicale, sfuggente, felice potenza."

Treccia per Via del Paradiso
(Al demone etrusco
presente in Walter Binni)

XI


C'è a Perugia una via fatta solo di scale,
(non delle più famose parlo anch'esse da scale
ornate e d' allegria, dalle ebbrezze fumose,
silenti di studenti pensierosi o ridenti

nel saliscendi bello di lingue e di colori),
che s'inerpica austera, lontana dai clamori
estasiati del bello. Di barriera in barriera,
per novantuno scale, come mossa da astrale

potenza, trascina
l'anima alla vetta.
Vedo ogni mattina
l'ombra mia soletta

abbarbicarsi ai selci, farsi chiara e petrosa
sotto il bell'arco a mandorla, poi scivolare acquosa,
come le molli felci su un greto: una farandola
di fanciulli e piccioni nelle belle stagioni
rumoreggia nell'aria celeste del mattino.
Sotto i blocchi di pietra poderosi mi ostino
a godere dell'aria che schiaffeggia la pietra
tollerante dell'arco: ma una linea varco

di una sacra via
e un antico incanto
spezzo in allegria?
E or di che m'incanto?