Un volume di oltre 350 pagine (“La disperata tensione. Scritti politici, 1934-1997”, edizioni “Il Ponte”) dà conto dell’avventura culturale, civile e politica del grande critico perugino Walter Binni. Del quale ricorrerà nel 2013 il centenario della nascita, avvenuta nella città del Grifo, in via della Cupa 1, il 4 maggio 1913. Mentre restiamo in fiduciosa attesa delle qualificate iniziative che la città intenderà attivare per l’occasione, siamo a dar conto di questo libro fondamentale.
Le prime 104 pagine costituiscono un’articolata introduzione, uscita dalla penna del figlio Lanfranco, francesista di vaglia, teorico dell’arte, fine letterato. Sono raccolti in questo volume gli scritti “politici” di Walter Binni, nel periodo compreso tra il 1934 e il 1997. Politica intesa come intreccio indissolubile di responsabilità, apertura, persuasione, etica e critica letteraria. Quella critica letteraria che, a sua volta, per Binni risultava dalla sintesi di fermenti ideologici e culturali risolti in tensione artistica.
Il titolo è dello stesso Binni, sul cui tavolo da lavoro furono trovati due ultimi fogli di appunti, a segnare le fasi di un estremo profilo autobiografico. Appunti vergati in una grafia che solo la moglie Elena Benvenuti, attivissima ultranovantenne, ha la capacità di decifrare.
Il termine “tensione” era in Binni strettamente legato a un’irriducibile inquietudine e a una strenua protesta esistenziale. Tensione identificata perfino nella tramontana che, scendendo da Porta Sole, taglia la faccia come una lama. Quella “disperata tensione”, riferita al rapporto con Aldo Capitini e agli anni della cospirazione antifascista, è in realtà ascrivibile all’intero percorso intellettuale e politico di Binni. Una disperazione consapevole e attiva, leopardiana, appassionata, legata al senso di responsabilità della critica, dell’etica e della politica.
L’introduzione di Lanfranco – animatore instancabile del Fondo e promotore della stampa delle opere dedicate al nome e alla memoria di Walter Binni – delinea in modo dettagliatissimo le scansioni biografiche del padre.
Gli scritti di Walter Binni (recensioni, valutazioni, note e commenti, discorsi e verbali della Costituente, interviste) sono apparsi su giornali e riviste, ma non mancano gli inediti. I brani trattano prevalentemente temi politici, ma includono anche riflessioni su Capitini e sul suo messaggio, sulla Stranieri, sulla scuola e perfino due schede cinematografiche. Un libro, per i perugini e non solo, assolutamente indispensabile.

Sandro Allegrini