Un telegramma di Ferruccio Parri (1966)

Nei giorni successivi al funerale di Paolo Rossi, la destra neofascista e collusa con gli ambienti fascisti si scatena: sostenendo che la morte di Rossi sia dovuta ad un banale incidente provocato da una sua presunta malattia, in un'interrogazione parlamentare il fascista Caradonna reclama sanzioni disciplinari contro i docenti che, in particolare Binni, hanno "istigato all'odio politico"; di fronte a ripetute minacce di morte, a Binni viene imposta - per circa un mese - una scorta di polizia. La radicalità del discorso funebre di Binni crea malumori anche negli ambienti democratici moderati. Contro questo clima reazionario ed equivoco interviene Ferruccio Parri, massimo rappresentante della Resistenza.

Federazione Italiana Associazioni Partigiane sente dovere testimoniare amico Binni inalterata affettuosa stima che Resistenza habet per valoroso compagno lotta liberazione e testimonianza ammirazione per discorso recente Università di Roma.
Ferruccio Parri Presidente
Lamberto Mercuri Segretario nazionale